Lavorando in Svizzera posso sperimentare quanto sia intriso nella cultura italiana il non curare la cosa pubblica.
Gherardo Colombo, ospite a Servizio Pubblico, sosteneva che per combattere la corruzione bisogna cambiare il sostrato culturale partendo dal basso, ossia educare i futuri uommini a pensare in modo diverso.
Un italiano se non paga è contento, se paga per essere privilegiato è contento, e in certi ambiti, non se ne può fare a meno. E’ bello non pagare nulla ma è giusto che io non dia nulla in cambio per qulacosa che ricevo e che userò? E’ giusto pagare per essere priviligiati per qualcosa di cui ho diritto? O pagare per lavorare, per facilitare lo svolgersi di un lavoro?
Io non credo sia giusto e soprattuto sento che tutto quello che un uomo fa a discapito di un altro, prima o poi gli torna indietro maggiorato.
Ne vale la pena?