Riassunto e commento del libro “Gerarchie spirituali” – Parte prima

Introduzione

Dal mio punto di vista quest’opera (O. O. 110 – 10 conferenze tentue a Düsseldorf al 12 al 18 aprile 1909) permette di entrare pienamente dentro l’antroposofia perché affronta la nascita del mondo e dell’uomo secondo la visione appunto antroposofica. Non è un entrata dalla porta laterale ma dalla porta centrale.

In corsivo saranno scritte la parti di citazione dalla traduzione italiana delle conferenze. Questo simbolo […] se posto alla fine della citazione, indica che il testo prosegue; mentre se posto all’inizio indica che prima della frase citata c’è altro testo non riportato in questa sede.


Prima conferenza – Düsseldorf, 12 aprile 1909, mattina

Questo ciclo di conferenze ci condurrà in regioni molto elevate della vita spirituale, molto  fuori della nostra dimora terrestre, non solo nei mondi spaziali fisici, ma anche nei mondi spirituali dai quali il mondo spaziale fisico ebbe origine. […]

[…] Ma appunto da un siffatto ciclo di conferenze apparirà chiaro come in sostanza tutto il sapere e la saggezza hanno lo scopo di scioglierci il grande, il massimo tra gli enigmi, l’enigma dell’uomo. […]

[…] In questo ciclo di conferenze potremo così forse mirare in alto Verso lo spirito anche se avremo sempre presente di rendere il più possibile comprensibili le cose che devono venir prese da tanto lontano. […]

[…] Occhi invisibili possono contemplare una scala di esseri che rappresentano soltanto quattro gradini di una gerarchia: il mondo minerale, il mondo vegetale, il mondo animale e quello umano. Ma sopra l’uomo comincia un mondo di essere invisibili, e all’uomo è dato, grazie alla conoscenza di ciò che trascende i sensi fisici e fin dove esse gli è possibile, di salire per un certo tratto alle potenze ed entità che, nell’invisibile mondo soprasensibile, sono la continuazione dei quattro gradini che si trovano sulla terra stessa. […]

Dalla lettura di queste frasi si capisce che Steiner vuole condurci in mondi elevati, fuori dalla nostra dimora terrestre, per andare ad indagare da dove il mondo ebbe origine e, procedendo lungo questo sentiero arriveremo a sciogliere il grande enigma: l’uomo. Arriveremo a rispondere alle domande fondamentali: chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Indagando l’origine del mondo indagheremo anche l’origine dell’uomo.

A questo punto egli ci dice che per indagare i mondi spirituali, per parlare di gerarchie spirituali dobbiamo guardare con a loro con l’occhio dell’anima.

Come dicevo nella mia introduzione, Steiner aveva la possibilità di guardare nel mondo spirituale e, cosa più importante, di sapere dove guardare e capire cosa stava guardando, così ha potuto riportarlo a parole nelle sue conferenze. Noi possiamo ascoltare (leggere) le sue parole e  farci un’idea di quello che si è presentato ai suoi occhi, cercando di percepire nella nostra anima se siamo in accordo con le poderose immagini da lui mirabilmente narrate oppure meno. In questo secondo caso si può continuare a leggere assumendo il contenuto come un possibile punto di vista sulla realtà oppure, se esso ci sembra troppo lontano da noi, fermarsi e dedicarsi ad altro.

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